La letteratura scientifica da diversi anni ha mostrato come un’accurata valutazione dello stato cognitivo del paziente sia indispensabile per la diagnosi precoce, la diagnosi differenziale (tra demenza reversibile e non reversibile, tra la demenza e la pseudodemenza ecc.), la prognosi e la terapia (Neuropsychological tests in the diagnosis of dementia Acta Psychiatr Belg. 1984 May-Jun;84(3):185-206. De Mol J.). Inoltre una valutazione neuropsicologica accurata può essere in grado di prevedere tra i 4 e 5 anni prima se un iniziale disturbo di memoria progredirà in Malattia d’Alzheimer o no. (Questionable dementia: clinical course and predictors of outcome. J Am Geriatr Soc. 1997 Mar;45(3):321-8. Devanand DP, Folz M, Gorlyn M, Moeller JR, Stern Y., Prediction of long-term (5 years) conversion to dementia using neuropsychological tests in a memory clinic setting. J Alzheimers Dis. 2013;34(3):681-9.. Silva D, Guerreiro M, Santana I, Rodrigues A, Cardoso S, Maroco J, de Mendonça A.)